Enzo Siciliano
In viaggio con Bruce Chatwin
Antonio Gnoli incontrò negli anni Settanta lo scrittore inglese. Ne è nato questo suggestivo ritratto di un «un imitatore senza veri maestri»
È un ritratto condotto con penetrante mano critica, con passione mimetica, ma, proprio in chiave Chatwin, con sprezzatura, cioè con leggerezza e freddezza. Dunque, Chatwin, leggiamo quasi in apertura, «non avrebbe mai accettato per sé l'opaca definizione di «scrittore di viaggi», né si sarebbe confuso con la consorteria dei narratori che volgevano le spalle all'Occidente alla ricerca dell'esotico. Chatwin, si direbbe, fu un imitatore senza veri maestri. Per quanto ne cercò a lungo. Fu un calco straordinario di cui si era perso l'effettivo modello».